InsightArticoliL’Open Finance per migliorare la gestione dei flussi finanziari della supply chain

L’Open Finance per migliorare la gestione dei flussi finanziari della supply chain

Pubblicazione: 11 aprile 2024Tempo di lettura: 4 minuti
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Ogni anno, nell'Unione europea, vengono emesse circa 18 miliardi di fatture, ossia una media di oltre 500 fatture al secondo. Inoltre, la Commissione Europea ha rilevato che il 25% dei fallimenti aziendali è riconducibile al mancato pagamento tempestivo delle fatture e che, in media, il 50% delle transazioni commerciali viene pagato in ritardo o resta insoluto.¹

Basterebbero questi dati a far comprendere l’esigenza, soprattutto in ambito B2B e B2B2X, di nuove soluzioni Open Finance per semplificare e migliorare pagamenti e incassi della supply chain. La stessa Unione europea ha introdotto la normativa PSD2, e nel 2023 il suo aggiornamento a PSD3, con l’ottica di incentivare i pagamenti online e di agevolare l’accesso alle informazioni finanziarie, attraverso piattaforme Open Banking.

L'Open Finance rappresenta la nuova frontiera nell'ambito dei servizi finanziari e bancari. Grazie alla sua natura aperta e interoperabile, consente alle imprese di integrare facilmente soluzioni finanziarie nei loro sistemi per arricchire l’offerta e semplificare i pagamenti di tutta la filiera.

Pagamenti istantanei: i PISP rivoluzionano il cash flow management

Con la nuova normativa europea sono nati i TPP (Third-Party Provider), nuovi soggetti autorizzati che forniscono servizi finanziari attraverso l'accesso ai dati e ai conti dei clienti. Tra questi ci sono i PISP (Payment Initiation Service Providers), che hanno migliorato i bonifici bancari, mutuando alcuni punti di forza da altri strumenti di pagamento, come le carte di pagamento o i wallet digitali.   

Se confrontiamo i bonifici “standard” con altri strumenti di pagamento, come i digital wallet, emergono almeno due elementi che rendono gli incassi potenzialmente più macchinosi:

  1. Errore di compilazione
    Il bonifico bancario standard, ossia inserito manualmente tramite internet o remote banking, richiede l’inserimento manuale dei dati (come IBAN, beneficiario, causale, ecc.). Questo processo richiede tempo e, soprattutto, genera un rischio operativo legato alla digitazione errata di uno o più informazioni.
  2. Riconciliazione tra ordine e incasso
    È possibile che un bonifico bancario venga effettuato senza uno o più elementi necessari a riconciliare ordine di acquisto e pagamento. Codice dell’ordine, numero fattura, codice cliente sono solo alcune informazioni essenziali per le operazioni di riconciliazione che, nel caso non vengano inseriti dall’ordinante, diventano più complicate.

Il ruolo strategico della licenza PIS ha reso possibile una nuova forma di pagamento Account to Account (A2A): i bonifici precompilati dal beneficiario.

I bonifici precompilati dal beneficiario, anche detti pagamenti Open Banking – PISP, semplificano soprattutto le attività di incasso in contesti B2B e B2B2X, nei quali il bonifico è uno degli strumenti di pagamento più usati, assieme a SDD e ricevute bancarie (Ri.Ba.).

Caratteristiche e vantaggi dei pagamenti Open Banking PISP

Le caratteristiche di questi pagamenti sono potenzialmente rivoluzionarie per la gestione dei flussi finanziari, soprattutto se integrati all’interno di gestionali o Ecommerce per gli incassi di tutti gli attori della supply chain:

  1. Riduzione dei rischi operativi
    I dati del bonifico vengono inseriti nell’ordine di pagamento direttamente dal beneficiario. La possibilità di errori manuali o di omettere alcuni dati nella causale si azzera.
  2. Tempi di esecuzione e accredito
    La richiesta di transazione, inviata tramite API dal beneficiario, può essere generata in tempo reale a conclusione dell’acquisto. Chi paga, verifica la correttezza dei dati e conferma l’esecuzione del bonifico, ordinario o istantaneo (SCT Inst.)
  3. Erogazione “as a service”
    Grazie a questo modello, le aziende possono ridurre costi e tempi di incasso e accelerare i tempi di commercializzazione, lasciando al fornitore la gestione delle complessità legate ai pagamenti.
  4. Riconciliazione automatica
    Le informazioni del pagamento vengono preimpostate dal beneficiario. Di fatto, la riconciliazione è automatica, riducendo notevolmente le attività di backoffice manuali e i costi relativi.

Si tratta a tutti gli effetti di un cambio importante di paradigma: il flusso di generazione del pagamento non parte più dal debitore, che di prassi accede al servizio di internet/remote banking e compila la maschera di bonifico, ma dal creditore, che invia la richiesta di pagamento al cliente.

La licenza AIS per migliorare offerta e processi aziendali

Assieme ai PISP, la PSD2 ha introdotto un’altra tipologia di TPP: gli AISP (Account Information Service Providers). Le potenzialità dei servizi erogati dagli AISP sono molte e consentono a imprese e attori istituzionali (es. banche, società di credito) di offrire soluzioni di Embedded Finance per ottimizzare i processi aziendali di tutta la catena di approvvigionamento.

Dall’anticipo fatture al social lending: la licenza AIS applicata al credito

L'applicazione della licenza AIS al credito facilita il processo di valutazione del rischio e migliora l'efficienza del flusso di cassa, portando vantaggi significativi sia ai fornitori di servizi finanziari che per le imprese.

Strumenti finanziari come l’anticipo fatture pro soluto e il factoring, che consentono alle aziende di ottenere liquidità immediata, cedendo i propri crediti commerciali a terzi, senza dover attendere il pagamento completo da parte dei propri clienti, possono beneficiare dei vantaggi offerti dagli AISP. Infatti, l’accesso alle informazioni finanziarie dei clienti semplifica il processo di valutazione del rischio e riduce i tempi di elaborazione dei pagamenti.

Le opportunità dell’Open Finance per la valutazione del merito creditizio non si limitano solo al credito commerciale tradizionale. La raccolta puntuale e l’analisi di dati finanziari aggregati sono essenziali anche per le piattaforme di social lending, in cui il finanziamento collaborativo tra consumatori e aziende richiede, se possibile, maggiori garanzie a tutela soprattutto dei prestatori.

Conclusioni

In questo scenario, l’integrazione di servizi basati su AIS e PIS con strumenti di controllo formale dell’IBAN e unita a nuove forme di onboarding digitale, soluzioni modulari per velocizzare la registrazione di nuovi utenti, ottimizza le attività di supply chain financing e fornisce un quadro più preciso della solvibilità del richiedente, consentendo un monitoraggio in tempo reale di quanto erogato, semplificando le attività di rimborso e riducendo i rischi di frode.

Le imprese possono beneficiare direttamente di questi strumenti oppure, integrandoli all’interno della propria offerta, hanno la possibilità di offrire ai loro clienti finali nuove funzionalità, aumentando le capacità commerciali in termini di acquisizione e cross selling e accrescendo la loro competitività sul mercato.

Fonti
1

Pagamenti alle imprese in 30 giorni: quali effetti sul supply chain finance? | Osservatorio Supply Chain Finance, dicembre 2023

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