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Social lending: il finanziamento collaborativo per consumatori e aziende

Pubblicazione: 21 ottobre 2023Tempo di lettura: 6 minuti
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Grazie al fintech e alla spinta innovatrice che questo settore ha innescato anche all’interno dei player tradizionali della finanza, oggi le imprese possono contare su un’ampia scelta di strumenti per l’accesso al credito. Per affiancare i metodi tradizionali come i prestiti bancari, i finanziamenti europei, nazionali o regionali, negli ultimi anni sono nate alternative come il social lending.

Cos’è e come funziona il social lending

Il social lending, chiamato anche lending crowdfunding o P2P lending, è una forma di finanziamento collaborativo che avviene direttamente tra individui o aziende, attraverso piattaforme online specializzate. Il concetto sottostante a questa forma di prestito si basa sull'idea che consumatori e aziende possono prendere in prestito o prestare denaro senza l'intermediazione di istituzioni finanziarie tradizionali come banche o istituti di credito.

La piattaforma di social lending fa da tramite tra prestatore e finanziatore (o investitore), facendone convergere gli interessi.

Il ruolo della piattaforma di lending crowdfunding

Questa tipologia di servizi è stata regolamentata da Banca d'Italia nel novembre 2016, con le nuove disposizioni in materia di raccolta del risparmio da parte dei soggetti diversi dalle banche. Le norme sul cosiddetto lending-based crowdfunding sono in vigore dal 1° gennaio 2017.¹

Inoltre, la legge di delegazione europea per l'anno 2021 – pubblicata il 26 agosto 2022 nella Gazzetta Ufficiale n. 199 – ha designato Banca d'Italia e Consob come autorità competenti, ciascuna secondo le proprie finalità, ai sensi del Regolamento (UE) 2020/1503, che istituisce un quadro regolamentare uniforme a livello europeo per la fornitura di servizi di crowdfunding per le imprese.²

Ma quali sono i ruoli chiave di queste piattaforme nel contesto del finanziamento peer-to-peer? Vediamo i principali:

  • Intermediazione e connessione
    Il ruolo principale di una piattaforma di social lending è quello di intermediario tra coloro che cercano prestiti (prestatore) e coloro che desiderano investire o concedere prestiti (investitori). Queste piattaforme creano un ambiente digitale dove prestatori e investitori possono connettersi in modo efficiente.
  • Valutazione del rischio
    Esegue le valutazioni del rischio per valutare l'affidabilità e la solvibilità dei prestiti richiesti. Utilizzano algoritmi e procedure di valutazione per analizzare i profili dei prestatari, ossia i richiedenti del prestito, la loro storia creditizia e altri fattori per determinare il rischio associato a ogni prestito.
  • Fornitura di strumenti e tecnologia
    Fornisce strumenti e tecnologie per facilitare l'intero processo di prestito. Questi strumenti includono la gestione delle domande di prestito, la raccolta di fondi, la gestione dei pagamenti e la documentazione delle transazioni.
  • Esecuzione dei pagamenti
    Gestisce i pagamenti tra richiedenti e investitori. Raccolgono i rimborsi mensili o periodici da parte dei prestatari e distribuiscono gli interessi e i rimborsi del capitale agli investitori, applicando le tariffe e le commissioni concordate.
  • Assistenza e supporto
    Offre assistenza e supporto sia ai prestatari che agli investitori, rispondendo alle domande, fornendo informazioni sui processi di prestito e risolvendo eventuali problemi che possono sorgere durante il processo.
  • Creazione di reputazione e trasparenza
    Crea un ambiente in cui sia prestatore che investitore possono costruire la propria reputazione, fornendo informazioni trasparenti sulle transazioni e sulle prestazioni dei prestiti e costruendo un clima di fiducia tra le parti coinvolte.

In sintesi, le piattaforme di social lending agiscono come intermediari digitali che agevolano il processo di finanziamento tra individui o imprese, fornendo una struttura tecnologica, valutazioni del rischio e servizi per agevolare la gestione dei prestiti.

Richiesta e concessione di un prestito sulle piattaforme di lending crowdfunding

Sul mercato esistono diverse piattaforme di social lending, dedicate ai prestiti alle imprese o ai prestiti personali. Il funzionamento del processo di richiesta ed erogazione del credito è analogo per entrambi le tipologie. Approfondiamo le varie fasi:

  1. Registrazione e creazione del profilo
    Il prestatario si registra sulla piattaforma di social lending e crea un profilo, fornendo informazioni personali, finanziarie e dettagli sul prestito richiesto.
  2. Presentazione della richiesta di prestito
    L'applicazione per il prestito richiede di indicare l'importo, il motivo della richiesta e altri dettagli pertinenti. Inoltre, potrebbe essere necessario caricare documenti aggiuntivi come documenti di identità, dichiarazioni finanziarie, e altro, a seconda della piattaforma.
  3. Valutazione del rischio e decisione
    La piattaforma di social lending valuta la richiesta del prestito. Utilizzando algoritmi e analisi, valuta la capacità del richiedente di rimborsare il prestito, determina il rischio associato al finanziamento che può essere accettato o rifiutato.
  4. Termini del prestito
    Se la richiesta è accettata, vengono definiti i dettagli del prestito, come: importo, tasso di interesse, durata e condizioni di rimborso. Questi dettagli sono poi resi disponibili agli investitori che desiderano finanziare il prestito.
  5. Raccolta dei fondi
    Tramite la piattaforma, gli investitori interessati possono offrire finanziamenti, contribuendo a coprire l'intero importo richiesto o una parte di esso. La soluzione potrebbe richiedere un importo minimo per completare il finanziamento del prestito.
  6. Erogazione del credito
    Quando il finanziamento del prestito è completato con successo, l'importo viene trasferito al prestatario. In alcuni casi, la piattaforma può trattenere l'importo in un conto escrow, ossia un conto a garanzia su cui vengono depositati temporaneamente i fondi, fino alla raccolta dell’intero importo.
  7. Rimborso del prestito
    Il prestatario restituisce il prestito seguendo i termini concordati, effettuando i pagamenti secondo la pianificazione stabilita (rate mensili, trimestrali, ecc.), inclusi interessi e spese previste. I pagamenti vengono gestiti dalla piattaforma e distribuiti agli investitori.

Ciò che contraddistingue queste soluzioni è la trasparenza in tutte le fasi del processo, elemento fondamentale soprattutto considerato che queste piattaforme sono relativamente recenti e non godono, ancora, della reputazione di banche e degli operatori tradizionali del credito.

I vantaggi del social lending

La nascita di queste piattaforme, spesso, viene ricondotta alla necessità per alcune figure di accedere al credito in un contesto in cui gli attori istituzionali non lo avrebbero concesso. In realtà, approfondendo le caratteristiche di queste soluzioni, si possono identificare una serie di vantaggi sia per i prestatari sia per i finanziatori.

Per i prestatari:

  • Tassi di interesse competitivi
    Spesso, i tassi di interesse offerti dalle piattaforme di social lending sono più vantaggiosi rispetto a quelli dei canali tradizionali, specialmente per i prestiti personali.
  • Accesso semplificato al finanziamento
    Il processo di richiesta è più rapido e flessibile rispetto alle procedure tradizionali e consentono di accedere ai fondi in tempi più brevi. Va detto, però, che la “distanza” con le finanziarie, in questo ambito, in realtà si sta assottigliando, grazie all’adozione di processi più snelli anche da parte di questi attori.
  • Possibilità di ottenere finanziamenti
    In alcuni casi, anche coloro che potrebbero avere difficoltà a ricevere un prestito da banche e finanziarie possono avere maggiori possibilità. In ogni caso, è bene tenere presente che anche queste piattaforme svolgono delle verifiche sullo scoring dei richiedenti, per tutelare i finanziatori e per la credibilità stessa del sistema.
  • Diversificazione delle fonti di finanziamento
    Per le imprese o per chi ha bisogno di finanziamenti, il social lending offre un'alternativa ai prestiti bancari tradizionali, consentendo una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento.

Per i prestatori:

  • Rendimento potenzialmente più elevato
    Gli investitori possono ottenere rendimenti più elevati rispetto ad altre forme di investimento, considerato i tassi di interesse sui prestiti possono essere più alti. È bene ricordare, comunque, che anche in questo caso il capitale investito ha un certo grado di rischio che è quasi sempre in capo al finanziatore.
  • Diversificazione del portafoglio
    Investire su questa tipologia di prestiti consente agli investitori di diversificare il proprio portafoglio, distribuendo il rischio su una gamma più ampia di prestiti.
  • Controllo e scelta degli investimenti
    Gli investitori hanno il controllo diretto sui prestiti in cui desiderano investire, scegliendo settori specifici o prestiti con diversi livelli di rischio.
  • Opportunità di investimento accessibili
    Le piattaforme di social lending aprono le opportunità di investimento a una vasta gamma di investitori, anche a quelli con capitali iniziali più bassi e non richiedono conoscenze tecniche come nel caso di strumenti finanziari (es. titoli obbligazionari, azioni, ecc.).

Queste forme di finanziamento, dunque, si contraddistinguono dal resto del mercato del credito per la natura stessa di tutto il processo di richiesta ed erogazione. Ai vantaggi appena elencati naturalmente si affiancano alcuni svantaggi, come: il rischio di credito, ossia il rischio che il prestatario non rimborsi il prestito, e il rischio di mercato che può rendere l’investimento meno remunerativo al variare, per esempio, dei tassi di riferimento.

In conclusione, questi strumenti rientrano nel più ampio panorama delle soluzioni finanziarie innovative che possono essere costruite anche grazie a soluzioni di lending e digital onboarding erogate as a service, riducendo i costi interni di sviluppo e ottimizzando i processi.

Fonti
1

Disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche | Banca d’Italia, novembre 2016

2

Comunicazione della Banca d'Italia e della Consob in materia di fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese | Banca d’Italia e Consob, ottobre 2022

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