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La tecnologia blockchain e le criptovalute al servizio dei pagamenti digitali

Pubblicazione: 04 ottobre 2023Tempo di lettura: 6 minuti
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Il concetto di blockchain, spesso associato e a volte confuso con quello di criptovaluta, sta tenendo banco ormai da tempo su molti media che affrontano temi legati all’innovazione dei pagamenti digitali.

L’argomento non è solo attuale ma riguarda molti ambiti di applicazione, anche “tradizionali”, perché la potenzialità di questa tecnologia potrebbe rivoluzionare e disintermediare soggetti che in molti settori, non ultimo quello finanziario, ricoprono da sempre ruoli centrali.

Tutto ciò che ruota intorno alla blockchain, al suo funzionamento e agli ambiti di possibile attuazione può risultare di difficile comprensione, soprattutto a chi non ha mai approfondito il tema. L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire alcuni strumenti per avvicinarsi alla materia in relazione al mondo dei pagamenti senza esaminarne tutti gli aspetti, sia per la complessità sia per la vastità dell’argomento.

La blockchain al servizio dei pagamenti digitali

È proprio il mondo della finanza, forse, ad offrire le potenzialità maggiori all’applicazione delle catene a blocchi. Dal 2008, anno in cui Satoshi Nakamoto - pseudonimo di una o più persone – pubblicò il documento “Bitcoin: A Peer to Peer Electronic Cash System" a cui si deve la nascita del concetto di blockchain (uno dei motivi per i quali c’è chi confonde i Bitcoin con la tecnologia sottostante), i progetti legati a blockchain e finanza si sono moltiplicati.

Nel 2022, il mercato globale delle tecnologie basate su blockchain è valso 11,14 miliardi di dollari e si prevede una crescita da 17,57 miliardi di dollari nel 2023 a 469,49 miliardi di dollari entro il 2030.¹

Se è vero che le potenzialità di questa tecnologia sono riconosciute universalmente, oggi molti soggetti finanziari e investitori istituzionali si dicono dubbiosi sul futuro delle criptovalute, forse la declinazione più mainstream della tecnologia a blocchi. Tra i fattori che generano maggiore scetticismo ci sono:

  • elevata volatilità rispetto alle valute tradizionali (fiat);
  • difficile scalabilità per i pagamenti;
  • mancanza di regolamentazione;
  • problemi di sicurezza, legate all’uso di chiavi private;
  • uso per scopi illeciti (es. ransomware);
  • elevato consumo di energia legato alle alte prestazioni di calcolo necessarie per i miner che risolvono gli algoritmi matematici.

Va detto che non sempre si tratta di criticità oggettive e che sono allo studio nuove soluzioni per incrementare sicurezza e scalabilità nell’ambito dei pagamenti. In definitiva, oggi, non è possibile sapere con certezza quale sia il futuro delle criptovalute, per molti considerate una bolla speculativa.

Negli anni, non sono mancate le occasioni o gli annunci di grandi player nell’ambito dell’Ecommerce e dei pagamenti digitali. Nell’ottobre del 2020, PayPal ha annunciato il lancio di un nuovo servizio che consente ai suoi clienti di acquistare, detenere e vendere criptovaluta direttamente dal proprio conto PayPal.²

A settembre 2021, Visa ha comunicato la costruzione di un hub per i pagamenti cross-chain che consentirà il trasferimento e lo scambio di risorse digitali attraverso varie blockchain e canali di pagamento, grazie ad un protocollo chiamato Universal Payment Channels (UPC).³

“We are here to enable customers, merchants and businesses to move digital value — traditional or crypto — however they want. It should be your choice, it’s your money”.⁴ È quanto dichiarato da Raj Dhamodharan, Executive Vice Precident Blockchain di Mastercard, in occasione di un comunicato stampa di febbraio 2021 in cui l’azienda ha annunciato che nel corso di quest’anno inizierà a supportare alcune criptovalute nel suo network.

Sono solo alcune delle notizie più recenti di aziende attive nell’ambito dei pagamenti che stanno investendo sulla blockchain e sulle valute basate su questa tecnologia. Comunicati che probabilmente stanno contribuendo ad aumentare la fiducia in questo settore. Fiducia che si può tradurre nell’aumento di ricavi riconducibili al mercato della blockchain nel mondo: nel 2021, secondo dati di Statista, i proventi riconducibili alle catene di blocchi sono stati intorno ai 7 miliardi di dollari - 2 dei quali solo in Europa – e diventeranno quasi 163 miliardi entro il 2027.

Blockchain: cos’è e come funziona

La blockchain (in italiano “catena a blocchi”) si può definire come un grande database distribuito in cui è possibile registrare direttamente transazioni d’ogni tipo tra le parti, senza bisogno d’intermediari, in tempo reale, in sicurezza e con totale tracciabilità. I suoi elementi sono raggruppati in "blocchi" la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia grazie agli “hash”, codici alfanumerici unici che, una volta assegnati al blocco gli permettono di essere aggiunto alla blockchain in ordine cronologico.

L’immutabilità del registro delle transazioni, detto “ledger” o libro mastro, è legata non tanto alla sua dimensione, che in realtà può crescere, quanto al suo contenuto che una volta scritto non è più né modificabile né cancellabile, se non invalidandone l'intera struttura. I “nodi” infine rappresentano ciascun dispositivo che sia connesso alla rete e che tiene memoria di una copia dell’intera blockchain.

Semplificando ulteriormente è possibile sintetizzare il concetto di catena a blocchi identificandola come una tecnologia che può tracciare gli scambi di beni materiali e immateriali senza l’ausilio di terze parti che fungano da regolatori o certificatori, riducendo così i soggetti coinvolti nelle transazioni e i relativi costi.

La blockchain fa parte della famiglia più ampia delle tecnologie distributed ledger, ossia sistemi che si basano su un registro distribuito che può essere letto e modificato da più nodi di una rete. Grazie a un protocollo condiviso, viene garantita l’impossibilità di manipolazioni della struttura così come coerenza e sicurezza nell’inserimento di eventuali nuovi blocchi al registro.

Ecco le proprietà fondamentali della blockchain:

  1. L’Open Ledger, dove sono registrate tutte le transazioni, è consultabile da tutte le persone coinvolte.
  2. È possibile verificare la catena di transazioni sempre osservando il registro delle transazioni e individuare quante di esse appartengono ad una stessa persona.
  3. Ogni partecipante possiede una copia dei dati, decentralizzando il sistema di registro. Questo permette, nel caso in cui il sistema riscontri problemi di funzionamento, di continuare a funzionare per il resto della rete grazie alle copie salvate.
  4. Le transazioni vengono aggiunte in coda alla catena di blocchi in totale sicurezza.

Tipologie di Blockchain: permissioned e permissionless

Esistono due tipologie di blockchain: private (o permissioned) e pubbliche (o permissionless). La differenza sostanziale è che le prime, create da catene a blocchi pubbliche, offrono un maggiore controllo sui suoi partecipanti e richiedono un’autorizzazione per poter accedere alla rete, eseguire dei trasferimenti o partecipare alla verifica e creazione di un nuovo blocco. Inoltre, nelle catene permissioned esiste un’autorità centrale che può decidere chi può accedere e i ruoli degli utenti, oltre ad altre eventuali restrizioni. Nel caso delle catene a blocchi permissionless, nessun utente ha privilegi sugli altri e non vengono richieste autorizzazioni per accedere alla rete né per la creazione di nuovi blocchi o per effettuare transazioni.

Altri ambiti di applicazione della blockchain

Le potenzialità della blockchain promettono di rivoluzionare molti ambiti del nostro quotidiano, soprattutto se si considerano la loro capacità di creare ecosistemi più trasparenti a costi inferiori rispetto alle soluzioni esistenti.

Gli ambiti di applicazione sono diversi e molti ancora in fase di studio, anche per questo risulta difficile stilarne un elenco completo. Di seguito abbiamo riportato alcuni dei settori nei quali si sta già investendo a livello globale per applicare il concetto di blockchain:

Certificazione di beni materiali e digitali

Le catene a blocchi permettono di certificare originalità e proprietà di un prodotto o di un bene immateriale. Alcuni esempi possono essere l’originalità di un certificato, di pezzi di ricambio nel settore auto o l’autenticità di un’opera d’arte. Da qualche tempo si parla molto degli NFT (Non Fungible Tokens) ossia dei token che grazie alla blockchain possono comprovare la proprietà di beni digitali e permetterne la compravendita, come è accaduto nel caso del primo tweet pubblicato da Jack Dorsey, fondatore di Twitter.

Certificazione della supply chain

Tracciare e certificare tutta la filiera di produzione, vendita e distribuzione di un prodotto può essere costoso e non sempre di facile applicazione. La blockchain, grazie alle sue caratteristiche, può rendere più agevole e sicuro tutto il tracciamento tramite l’applicazione di smart contract. Uno smart contract abilita l’esecuzione automatica di accordi tra diverse parti in tempo reale, purché queste rispettino le condizioni stipulate. Di fatto lo smart contract è un insieme di righe di codice associato alla blockchain ed eseguibile in qualsiasi momento con le informazioni aggiornate. Anche in questo caso i settori che possono beneficiare di questa tecnologia sono molti e vanno dalla grande distribuzione all’agroalimentare.

Servizi della pubblica amministrazione

In questo ambito la blockchain potrebbe semplificare molti servizi che vanno dalla sicurezza in materia di conservazione dei dati all’erogazione di servizi al cittadino. Naturalmente, anche in questo frangente i benefici si avrebbero anche in termini di efficientamento, riduzione dei costi e velocizzazione dei processi.

Gli ambiti appena descritti sono solo alcuni esempi di possibile applicazione di questa tecnologia innovativa e a questi si aggiunge il settore della finanza, probabilmente quello in cui si stanno approfondendo maggiormente i possibili effetti della blockchain. Tra gli esempi più conosciuti ci sono le criptovalute come Bitcoin e buona parte delle altcoin, ossia le sue alternative, come Ethereum, Dogecoin, Zcash e altre migliaia di criptovalute.

Come abbiamo scritto, il tema della blockchain è molto complesso e andrebbe approfondito ulteriormente per avere un quadro completo delle sue caratteristiche e potenzialità. L’obiettivo di questo articolo è fornire una serie di strumenti utili a comprendere, anche solo superficialmente, una delle innovazioni più recenti che stanno contribuendo al cambiamento dei pagamenti digitali e, allo stesso tempo, cogliere le opportunità che molti pensano si presenteranno in questo campo nel prossimo futuro.

Fonti
1

Blockchain Technology Market Size, Share & COVID-19 Impact Analysis| Fortune Business Insights, 2023

2

PayPal Launches New Service Enabling Users to Buy, Hold and Sell Cryptocurrency | PayPal

3

Making digital currency interoperable | VISA

4

Why Mastercard is bringing crypto onto its network | Mastercard

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