La mobilità urbana è uno degli ambiti nei quali il concetto di proprietà, del mezzo di trasporto in questo caso, sta cedendo il passo alla sola fruizione del servizio, come sta accadendo anche in altri settori, come quelli del gaming e del software, per citare solo due esempi. Di fatto, la Mobility as a Service (MaaS o per estensione anche smart mobility) rappresenta l’insieme di servizi legati alla mobilità pubblica e privata, forniti da più provider e accessibili attraverso una sola piattaforma.
Grazie all’intermediazione di strumenti dedicati, gli utenti possono prenotare e pagare servizi di car e bike sharing, per esempio, ma anche altre forme di trasporto come i taxi o tipologie analoghe (in inglese ride hailing), ottenendo l’accesso ad una mobilità urbana più efficiente e sostenibile.
Dal punto di vista degli incassi, i servizi legati alla mobilità-come-servizio richiedono soluzioni in grado di gestire pagamenti attraverso piattaforme che permettano di finalizzare la transazione senza frizioni e allo stesso tempo garantendo affidabilità, tempi ridotti e una user experience in linea con le aspettative dei suoi utenti.
Prima di approfondire le modalità di pagamento ideali per questo settore, è fondamentale inquadrare lo scenario della Mobility as a Service, la sua crescita e come si stanno muovendo privati e istituzioni per promuoverne lo sviluppo.
Secondo dati pubblicati dal Politecnico di Milano¹, l’88% dei comuni italiani con popolazione pari o superiore a 15.000 abitanti, considera la smart mobility un tema rilevante o addirittura fondamentale per il loro sviluppo.
Ci credono anche le istituzioni centrali, prova ne è il fatto che anche il Governo italiano sta investendo in questo nuovo concetto di trasporto attraverso il progetto “Mobility as a Service for Italy”² a cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedica una parte degli investimenti (per un totale di 40 milioni di euro, più 16,9 milioni aggiuntivi stanziati dal Fondo Complementare) e per il quale il Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) è soggetto attuatore, con il supporto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS).
“Mobility as a Service for Italy” rientra nella più ampia strategia “Italia digitale 2026” e include 3 ambiti di intervento:
Sperimentazione nei territori
Dei veri e propri laboratori di sperimentazione testeranno i servizi MaaS grazie all’introduzione di piattaforme digitali, a nuovi modelli di business, alla condivisione di dati e all’interazione tra soggetti differenti che offrono questi servizi.
Creazione di una piattaforma aperta
Si tratta di un'infrastruttura tecnologica in grado di garantire un’interazione efficace tra i vari operatori di settore e di realizzare un solo punto di accesso nazionale ai dati di offerta di trasporto e mobilità disponibili per la MaaS.
Potenziamento della dimensione digitale del trasporto pubblico
Per la diffusione della MaaS le componenti digitali, dalle piattaforme per reperire informazioni a quelle per finalizzare i pagamenti, sono una vera e propria conditio sine qua non per offrire esperienze d’uso senza frizioni, abilitando servizi di pagamento digitale, sistemi di informazione agli utenti e servizi per la prenotazione dei viaggi.
A conferma della grande attenzione intorno a questo tema, il Centro di Technology Foresight del Politecnico di Milano, nell’approfondire il futuro della mobilità urbana sostenibile³, ha identificato diverse tendenze per i prossimi anni e la Mobility-as-Service è tra quelle più sensibili perché implica l’opportunità di adattare in modo flessibile gli orari dei mezzi di trasporto alle esigenze reali degli utenti, garantendo la loro soddisfazione e la qualità del servizio, riducendo i costi di esercizio.
Anche a livello globale il concetto di mobilità-come-servizio è ai suoi albori ma in alcuni Paesi esistono progetti, in parte ormai consolidati, che stanno creando case study interessanti da replicare.
In Europa, la Commissione europea per il tramite della Innovation and Networks Executive Agency, ad aprile 2021 sostituita della European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (CINEA), nel 2020 ha promosso il progetto MaaS4EU (Mobility as a Service for Europe) per fornire prove quantificabili, quadri e strumenti per rimuovere le barriere e consentire un mercato unico dei trasporti dell'UE cooperativo e interconnesso per il concetto di mobilità come servizio (Maas).
Analizzando i singoli Paesi, è la Finlandia ad aver mosso i primi passi in questo ambito, con il programma “Future Mobility Finland”, parte del Finnish National Programme for Sustainable Growth in the Transport Sector. Non solo, MaaS Global che ha sede ad Helsinki, tramite la sua app ha creato un’infrastruttura già disponibile in alcune delle principali città finlandesi e in altri Paesi come Belgio, Regno Unito e Giappone.
Nel 2016 in Germania, ad Hannover per la precisione, PTO ÜSTRA Hannoversche Verkehrsbetriebe AG e Greater Hanover Transport Association (GVH) hanno lanciato un nuovo servizio la cui caratteristica principale è un processo integrato di registrazione, navigazione, prenotazione e fatturazione per una serie di servizi di trasporto pubblico, taxi e car-sharing.
Quelle appena descritte sono solo alcune delle iniziative a livello europeo che stanno disegnando i contorni di una nuova mobilità, destinata a ridefinire il concetto stesso del trasporto urbano.
Mobilità sostenibile, smart mobility, condivisione sono alcuni degli aspetti riconducibili ad un nuovo modo di concepire il trasporto che stanno generando volumi di fatturato in crescita. Secondo un report pubblicato da Statista⁴, entro il 2026 il mercato dei servizi di trasporto nel mondo raggiungerà un valore di quasi 1.750 miliardi di dollari. Tra le forme più innovative di mobilità che contribuiranno alla crescita ci sono:
Una ricerca di Kaleido Intelligence⁵ prevede che nel 2025, solo i pagamenti integrati in-vehicle rappresenteranno il 35% dei pagamenti totali per ricariche di auto elettriche, parcheggi e rifornimenti e corrisponderanno a circa 1,6 trilioni di dollari, con un CAGR del 136% nel periodo 2020-2025.
Uno degli elementi trainanti della Mobility as a Service è l’aspetto tecnologico che è fondamentale sotto molti punti di vista, non ultimo quello dell’esperienza degli utenti, soprattutto nella fase di pagamento. Le piattaforme di pagamento devono poter gestire diverse forme di pagamento, che variano per piattaforma, tipologia e customer experience:
Oggi le tecnologie per la gestione di transazioni in questi scenari esistono e sono efficaci se integrate correttamente a seconda del caso d’uso:
Dunque, da un punto di vista tecnologico le soluzioni esistono ma spesso vengono integrate verticalmente, ossia per canale e senza il coordinamento necessario al contesto di Mobility as a Service che richiede una comunicazione cross-channel e multi-fornitore, come descritto nel capitolo iniziale.
Il concetto di MaaS si può quindi semplificare ad un vero e proprio hub che mette in comunicazione una serie di servizi di trasporto, secondo processi e infrastrutture standardizzate per offrire alla comunità di utenti un’esperienza efficace e in linea con le loro aspettative.
La soluzione ideale a questo contesto è l’innovazione tecnologica più recente nell’ambito degli incassi digitali, ossia l’orchestrazione dei pagamenti. Grazie ad una piattaforma in grado di coordinare, o meglio orchestrare, varie soluzioni di pagamento e incassi a seconda delle esigenze dell’esercente e dei suoi clienti, è possibile costruire piattaforme articolate nelle quali i provider dei servizi, i flussi di incasso e gli strumenti di pagamento possono essere potenzialmente infiniti, offrendo allo stesso tempo riconciliazioni e rendicontazioni omogenee.
La payment orchestration, che abbiamo approfondito nel recente whitepaper “L’orchestrazione dei pagamenti per aumentare le conversioni e ridurre i costi degli Ecommerce”, nella sua versione più evoluta può gestire ecosistemi digitali che uniscono touch-point online e offline – da un semplice portale online di ticketing alla colonnina di ricarica per mezzi elettrici – di più operatori, gestendo tutti i flussi finanziari e accreditando su una moltitudine di conti correnti.
La mobilità-come-servizio rappresenta quindi il futuro sostenibile del trasporto pubblico e privato e, anche per la fase di pagamento e incasso, richiederà soluzioni in grado di interagire con più provider di pagamento e con un pubblico sempre più eterogeneo, massimizzando l’efficienza per contribuire agli obiettivi di sostenibilità sempre più sfidanti della nostra società.
Connected Car & Mobility: La strada verso una nuova Economia | osservatori.net, agosto 2022
Mobility as a Service for Italy - la mobilità urbana va in digitale | Governo Italiano, ottobre 2021
Il futuro della mobilità urbana sostenibile - Come ci muoveremo nel 2035? | Centro di Technology Foresight Politecnico di Milano, 2022
Mobility Services Report 2021 | Statista, 2021
Frictionless Mobility Payments 2021 | Kaleido Intelligence, 2021