L'identità digitale (digital identity), ossia l'insieme di dati e informazioni che identificano un individuo online, sta svolgendo un ruolo sempre più cruciale nell'ambito dei pagamenti online.L’identificazione dell’utente, la raccolta dei dati, l’adeguata verifica, così come i pagamenti e la firma sono tutti passaggi che possono essere resi più agili attraverso l’adozione di sistemi di digital identity.
Esistono diverse tipologie di identità digitale, a seconda del contesto di applicazione, alla loro finalità e alle informazioni raccolte. Vediamo alcune delle tipologie più diffuse:
Le categorie appena elencate racchiudono buona parte delle digital identity più comuni, ma la loro declinazione può assumere caratteristiche specifiche, per esempio in base al Paese di riferimento.
In Italia, a partire dal 28 febbraio 2021, il sistema di identificazione digitale riconosciuto ufficialmente è lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). È un sistema che permette ai cittadini italiani di autenticarsi in modo sicuro su servizi online offerti da enti pubblici e privati. È stato introdotto per semplificare l'accesso a una vasta gamma di servizi digitali, riducendo la necessità di doversi registrare o autenticare separatamente su ciascun servizio.
Nel nostro Paese è stata introdotta anche la CIE (Carta d’Identità Elettronica), ossia la versione avanzata della tradizionale carta d'identità, dotata di un microchip e di elementi di sicurezza avanzati che consentono di autenticare in modo sicuro l'identità del titolare. La CIE può essere utilizzata per l'autenticazione e la firma digitale in contesti online e può essere associata a un'identità digitale per semplificare l'accesso a servizi online. Ad esempio, è possibile utilizzare la CIE per autenticarsi su servizi online ed effettuare pagamenti alla pubblica amministrazione.
Secondo l’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano¹, in Italia a fine settembre 2022, i cittadini in possesso dello SPID erano 32,2 milioni (+30% rispetto allo stesso periodo del 2021), pari al 63% della popolazione maggiorenne. Cresce anche la diffusione della Carta d’Identità Elettronica, posseduta da 31,3 milioni di cittadini e che ha visto una crescita del 29% rispetto a settembre 2021.
In Europa, esistono diverse forme di identità digitale emesse da vari Paesi e istituzioni. Tra queste ci sono appunto le varie versioni della CIE, con caratteristiche più o meno simili tra loro. Il 1° luglio 2016 all’interno dell’Unione europea è entrato in vigore l’eIDAS (electronic Identification, Authentication and Trust Services) ossia un regolamento che stabilisce un quadro giuridico per l'identità digitale e la firma elettronica per i Paesi membri. Il regolamento promuove l'interoperabilità delle varie identità digitali per fare in modo che i cittadini europei possono utilizzare la loro identità digitale emessa nel Paese di provenienza per accedere ai servizi online delle altre nazioni.
Tra identità digitale e digital onboarding c’è una relazione molto stretta, perché l'identità digitale di un utente viene utilizzata nel corso del processo di digital onboarding per assicurare l'identità dell'utente, aumentando la sicurezza in fase di attivazione del servizio online. Questo processo può includere la verifica dell'identità dell'utente attraverso i metodi elencati nel capitolo precedente, come l'autenticazione a due fattori (2FA), il riconoscimento facciale, l'invio di codici di verifica via SMS (OTP – One Time Password) o l'uso di credenziali univoche.
Non solo, l’unione di questi due elementi contribuisce a ottimizzare i processi di pagamento in modo significativo. Vediamo alcuni vantaggi:
1. Registrazione rapida e facile
Il digital onboarding consente agli utenti di registrarsi rapidamente su piattaforme online e servizi, riducendo al minimo l'attrito iniziale. Invece di dover compilare lunghi moduli di registrazione, i nuovi utenti possono utilizzare le informazioni della loro digital identity per effettuare l'accesso e completare il processo di registrazione in modo più rapido.
2. Autenticazione sicura
Le identità digitali forniscono metodi avanzati di autenticazione che garantiscono che solo gli utenti autorizzati possano accedere ai loro account e effettuare transazioni. Questo aumenta la sicurezza dei pagamenti online, riducendo il rischio di frodi.
3. Eliminazione delle password complesse
Le digital identity consentono l'uso di autenticazione a più fattori, come la biometria, che eliminano la necessità di memorizzare password complesse. Questo semplifica notevolmente l'esperienza dell'utente e riduce il rischio di accessi non autorizzati dovuti a password deboli o rubate.
4. Conservazione dei dati
Le identità digitali possono memorizzare informazioni personali e finanziarie in modo sicuro. Questo permette agli utenti di effettuare pagamenti senza dover reinserire costantemente le stesse informazioni, come i dati della carta di credito o l'indirizzo di spedizione. Questo rende i pagamenti online più convenienti e veloci.
5. Conformità alle normative
L'uso di digital identity e digital onboarding può facilitare il rispetto delle normative e delle leggi sulla verifica dell'identità, soprattutto in settori regolamentati come le transazioni finanziarie e l'antiriciclaggio di denaro.
6. Accesso transfrontaliero
Le identità digitali conformi agli standard, come il regolamento eIDAS in Europa, consentono agli utenti di accedere a servizi online in altri paesi membri dell'Unione europea utilizzando la propria identità digitale. Questo agevola il commercio elettronico e le transazioni digitali su scala internazionale.
In sintesi, il digital onboarding e la digital identity ottimizzano e semplificano i pagamenti online, migliorando la customer experience e facilitando i processi aziendali, grazie alla riduzione dei tempi e di possibili errori manuali.
La diffusione del paradigma Open Finance, unitamente all’aumento della richiesta di accesso a un numero crescente di servizi digitali hanno reso l’onboarding e l’identità digitale per i pagamenti online un punto focale per la definizione degli investimenti aziendali. Il digital onboarding, in particolare, diventa uno step fondamentale per accertarsi che il cliente sia effettivamente chi dice di essere, riducendo i rischi di frode o di mancato pagamento.
Inoltre, se l’acquisto di prodotti e servizi in rete è ormai una commodity, non lo è affatto la sottoscrizione di strumenti che siano collegati a diverso titolo con il mondo bancario, assicurativo, finanziario, ma anche delle telecomunicazioni e delle utility. Questo perché questi comparti prevedono non solo una completa identificazione del cliente, ma anche l’adeguata verifica nel rispetto delle regole di privacy e data protection.
In base alla ricerca di Signicat “The Battle to Onboard 2020: The impact of Covid-19 and beyond”, la percentuale di clienti europei che abbandona una pratica finanziaria online è passata dal 38% nel 2019 al 63% nel 2020. La stessa ricerca mette evidenzia che il 60% degli intervistati apprezzerebbe la possibilità di utilizzare le proprie identità digitali per accedere a servizi ulteriori.
Secondo il Capgemini Efma-World Retail Banking Report 2021 serve un ulteriore sforzo per offrire un’esperienza completa agli utenti: il 44% della clientela ravvisa frizioni medio-alte nell’interazione con la propria banca. Infine, secondo il sondaggio Thomson Reuters Regulatory Intelligence (TRRI) “Cost of Compliance 2021: Shaping the Future”, il 42% delle società di servizi finanziari intervistate prevede un aumento dei propri budget per supportare le verifiche della conformità attraverso l’utilizzo di un’identità digitale per i pagamenti online.
In conclusione, identità digitale e digital onboarding sono due strumenti fondamentali per semplificare l'accesso a servizi finanziari e non solo. Con la penetrazione del digitale crescente anche nell'ecosistema dei servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, la spinta verso l'adozione di queste soluzioni nel privato viene accelerata, spinta anche da una richiesta sempre più impellente dei consumatori.
Cos'è l'Identità Digitale e come funziona | Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, nov 2022