I protocolli di sicurezza 3D Secure (3DS) per la protezione degli acquisti online sono un sistema di protezione dei pagamenti ideato e sviluppato dai principali circuiti internazionali come Visa e Mastercard, per aumentare il livello di sicurezza delle transazioni online con carta di credito e debito.
I protocolli vengono applicati tramite l’attivazione di Verified by Visa e Mastercard Identity Check (evoluzione recente di Mastercard Securecode, 2020) sulle carte di pagamento, che per concludere pagamenti online richiedono un’autenticazione da parte dell’acquirente, riducendo al minimo il rischio di uso dello strumento da parte di terzi.
Grazie all'introduzione deli protocolli 3D Secure, che risale all'inizio degli anni duemila, l’ecosistema Ecommerce ha visto incrementare il livello di sicurezza dei pagamenti online e, come diretta conseguenza, è andata via via aumentando anche la fiducia dei consumatori nei confronti di un mondo che era ancora appannaggio di pochi first mover.
I servizi di sicurezza hanno introdotto il concetto di autenticazione nel processo: per concludere un pagamento non era più sufficiente inserire solo i dati di carta – tipicamente nome e cognome, PAN, data di scadenza e CVV – ma era diventato necessario digitare una password che l’acquirente aveva scelto in fase di attivazione del servizio oppure un codice temporaneo ricevuto tramite sms o generato da un dispositivo consegnato dalla banca.
Nel corso degli anni le evoluzioni sono state minime e per lo più legate alle soluzioni di autenticazione con una convergenza sull'sms, soprattutto grazie all'aumento costante dell’adozione di telefoni cellulari. Nel 2018 la normativa Europea PSD2 in materia di pagamenti ha introdotto il concetto di Strong Customer Authentication che hanno comportato importanti novità sui protocolli 3DS, con l’obiettivo di rendere ancora più sicuri i pagamenti online, anche attraverso un processo di autenticazione più strutturato.
Un miglioramento alla protezione del consumatore arriva proprio dal passaggio al 3DS2. La prima versione dei prodotoclli 3DS aveva molti limiti, partendo proprio dal fatto che faceva uso di una schermata pop-up con un URL diverso, offrendo di fatto un'opportunità (phishing) a chi volesse perpetrare frodi online simulando la pagina di autenticazione. Inoltre, la memorizzazione di una password per ogni carta, poteva complicare l’esperienza dell’utente nel caso in cui possedesse più carte di credito o debito. A questo si aggiungeva il fatto che non era obbligatorio implementare il 3DS come misura di sicurezza, e questo aumentava i rischi per il consumatore.
Tutto questo è cambiato con l’introduzione del 3DS 2.1, che ottempera all'obbligo di adottare un’autenticazione forte del cliente dal 31 dicembre 2020, data di scadenza della proroga concessa da EBA (European Banking Authority). Se gestito correttamente, la nuova versione del protocollo di sicurezza garantisce un tasso di approvazione più alto e la riduzione degli abbandoni del carrello, grazie ad un’esperienza senza frizioni per l’acquirente. La sua adozione ha anche il vantaggio di spostare la responsabilità della transazione dal merchant all'issuer (liability shift) per tutte le transazioni veicolate tramite il protocollo, dunque è la società che emette la carta (issuer) a dover rispondere di un'eventuale frode.
In definitiva, il 3DS2 garantisce il rispetto degli standard SCA, riducendo il numero di frodi e migliorando l’esperienza del consumatore sui siti web e sulle app.
Con il nuovo protocollo 3DS2, username e password non sono più sufficienti dal punto di vista della sicurezza, ma è necessario autenticarsi con almeno due tra queste tipologie di elementi:
Informazioni che conosce solo il cliente (KNOWLEDGE)
Qualcosa posseduto solo dal cliente (POSSESSION)
Qualcosa che contraddistingue il cliente (INHERENCE)
La novità più rilevante è l’introduzione di elementi biometrici per l’identificazione del buyer, tecnologia ormai molto diffusa sulla maggior parte di smartphone in commercio e che ha migliorato sia la sicurezza dell’accesso al dispositivo sia quella di molte azioni disponibili, come ad esempio gli acquisti negli app store.
L’introduzione dell’autenticazione dei 3DS ha ridotto drasticamente il rischio di uso fraudolento delle carte da parte di terzi, inserendo un elemento conosciuto solo dal titolare della carta. La nuova normativa Europea, con la seconda versione dei protocolli la cui attuazione è avvenuta all'inizio del 2021, ha diminuito ulteriormente i rischi di frode rendendo obbligatori i protocolli la cui gestione da parte dei merchant, sino ad oggi, è stata di fatto facoltativa.
La normativa PSD2 prevede delle eccezioni e delle vere e proprie esenzioni all'applicazione dell'autienticazione forte. Vediamo innanzitutto le eccezioni:
Esistono anche delle esenzioni alla SCA. Vediamo le caratteristiche delle transazioni che non hanno l’obbligo di usare la SCA o per le quali è possibile richiedere l’esenzione:
Transazioni di modesto valore
Transazioni a basso rischio (RBA) di importo tra 30 euro e 500 euro:
Pagamenti ricorrenti (Recurring Payments)
Whitelisting o beneficiari di fiducia:
L’applicazione ottimizzata delle esenzioni è un fattore strategico per gli Ecommerce. Oggi, infatti, esistono soluzioni che sfruttano le opportunità della PSD2 e fanno leva sulle esenzioni per ottimizzare la customer experience.
L’attivazione dei servizi 3DS dei circuiti sulle carte di credito e debito è in capo agli issuer (che hanno emesso la carta di pagamento), sono loro infatti che attivano la funzionalità sulle carte degli acquirenti, mentre per il merchant l’interlocutore di riferimento è l’acquirer che, prima dell’avvento della PSD2, poteva accordare all'esercente la disattivazione dei protocolli che aumentano la sicurezza ma possono ridurre il conversion rate.
L’esercente infatti ha sempre avuto la possibilità di richiedere all'acquirer la disabilitazione dei protocolli, di fatto accettando di far pagare i propri clienti senza l’inserimento del codice di autenticazione, a scapito della sicurezza ma a favore di una probabilità maggiore che il pagamento andasse a buon fine, considerato che senza inserire il codice di autenticazione il cliente ha uno step in meno da superare. I nuovi protocolli 3DS2 hanno spostato invece sull'issuer la decisione di applicare o meno l’autenticazione a due o più fattori su ogni transazione, dunque acquirer e merchant diventano soggetti “passivi” nell'applicazione dell’autenticazione, parte integrante del customer journey in fase di pagamento.
I nuovi protocolli richiedono in particolare l’inserimento nelle richieste di pagamento di un maggior numero di informazioni legate alla transazione e all'acquirente, permettendo all'issuer un’analisi del rischio di frode più puntuale e, di conseguenza, una minore probabilità che venga richiesta l’autenticazione alle transazioni inserite effettivamente dal titolare dello strumento di pagamento.
Sebbene esistano eccezioni ed esenzioni all'applicazione della Strong Customer Authentication, la gestione dei nuovi protocolli 3DS2 diventa essenziale per il merchant che non risulterebbe compliant alla normativa e si vedrebbe rifiutare le richieste di pagamento in caso di mancata implementazione.
I protocolli 3DS2 offrono l’opportunità al merchant di inserire dei campi aggiuntivi opzionali per fornire un set di dati aggiuntivi all'issuer e contribuire a ridurre la probabilità che venga applicata la SCA alle transazioni. Per fare questo può essere necessario rivedere il customer journey del sito, integrando campi strumentali alla raccolta del dato, e dunque può aumentare la complessità di integrazione.
Un elemento fondamentale per sfruttare al meglio la normativa PSD2 è l'applicazione di eccezioni ed esenzioni al maggior numero di transazioni, mantenendo allo stesso tempo standard di sicurezza elevati. Guaranteed payments e Advice sono le due soluzioni di Fabrick che fanno leva proprio su queste opportunità, per garantire un servizio di prevenzione frodi d'eccellenza, riducendo le frizioni in fase di pagamento e garantendo il rimborso di eventuali frodi non identificate.